Descrizione
DESCRIZIONE MORFOBOTANICA
DESCRIZIONE:
La forma conidiofora, rappresenta il primo stadio di sviluppo di molti funghi inferiori, nel quale vengono prodotte spore asessuate dette conidiospore. La terminologia, ormai desueta, riferita ad Haplotrichum aureum (Pers.) Hol.-Jech., non viene riportata da Index Fungorum; tuttavia essa è ancora generalmente usata per indicare la forma anamorfica, che costituisce lo stadio conidioforo o imperfetto del Botryobasidium aureum Parmasto. Nella seconda fase, definita teleomorfa, ascogena o perfetta, verranno prodotte le spore mature (sessuate) e la specie fungina assumerà un colore grigio chiaro (in condizioni di umidità ambientale) o biancastro-crema (se vi è siccità). Lo stadio anamorfo, si alterna quindi, alla forma ascogena o perfetta. Di rado comunque i due cicli sono contemporaneamente presenti. Il ciclo complessivo chiamato olomorfo, è dato sia dalla fase anamorfa che da quella teleomorfa. Botryobasidium aureum rappresenta quindi la forma teleomorfa, ossia quella definita ascogena o perfetta, nella quale vengono prodotte le spore mature (sessuate).
Botryobasidium aureum Parmasto, nel suo stadio teleomorfo, é vicino a Botryobasidium conspersum J. Erikss. Nello stadio anamorfo, questa corticiacea, assume un colore giallo-arancio e presenta una fruttificazione resupinata, ben aderente al substrato di crescita.
MICROSCOPIA
SPORE:
Nello stadio teleomorfo, le basidiospore sono lisce, di forma subcilindrica-naviculare, aventi misura 6,5-8,7 x 3,8-4,1 µm, a parete sottile, con apicolo distinto e reazione amiloide J –
MICROSCOPIA aggiuntiva stadio teleomorfo: [Botryobasidium aureum Parmasto]
Basidi da ampiamente clavati a subcilindrici aventi misura 13,7-18 x 6,5-8 µm, con 6 sterigmi.
Cistidi assenti.
MICROSCOPIA stadio anamorfo: [Haplotrichum aureum (Pers.) Hol.-Jech.]
Terminologia in uso:
Conidio: spora formata in assenza di fenomeni sessuati
Conidiospora: è il conidio a maturità avvenuta
Conidiofori: strutture ifali differenziate, adibite a produrre lateralmente o apicalmente i conidi.
Lo stadio anamorfo, produce colonie di colore giallo-arancio. L’osservazione microscopica evidenzia catene lunghe e ramificate di conidi, lisci a parete sottile, aventi forma citriforme e colore giallo-pallido ocra, tronchi alle estremità; intervallo di dimensione trovato, per le conidiospore: 19,5-25,7 x 9,7-13,5 µm Qm 2,2
I conidiofori si presentano lunghi e settati, privi di giunti a fibbia, ialini; essi si sviluppano in catene lunghe e ramificate, formando vescicole e cellule conidiogene, le quali sono disposte sia di lato, che all’apice.
Sistema ifale: di tipo monomitico; esso è cioè costituito unicamente da ife generatrici, dalle quali verranno prodotte le strutture imeniali. Le ife si presentano lisce, ialine, prive di giunti a fibbia, con un diametro di 4-6 µm, ed uno spessore parietale di 1 µm. La loro parete si presenta sottile, settata, leggermente ingrossata ed intrecciata in modo libero nel subicolo, il quale è posto tra il substrato e l’imenio/subimenio. Le ife delle pareti basali, hanno pareti spesse, sono ramificate ad angolo retto, e presentano un diametro di 5-9,7 µm.
HABITAT:
Questa corticiacea fruttifica dalla primavera all’autunno in condizioni caldo-umide. Ad ogni modo è abbastanza raro rinvenire lo stadio perfetto, e quindi il reperimento di spore e basidi.
LUOGO DI RACCOLTA:
Specie rinvenuta in data 02.09.2014 dal dottor Maurizio Salvatori (ARTA ABRUZZO), su un tronco marcescente a terra di latifoglia (Populus nigra L.), lungo il bordo del fiume Aterno, in località Molina Aterno (AQ) – 568 m s.l.m.
Latitudine 42,138827°
Longitudine 13,745602°
STRUMENTAZIONE USATA:
Foto macro effettuate con macchina fotografica Nikon (mod. D 5000); obiettivo Nikon AF-S Micro Nikkor 105 mm. Osservazione stadio anamorfo eseguito con uno Stereomicroscopio della Zeiss, collegato ad un Sistema di Acquisizione per le Immagini. Foto conidi e conidiospore, ottenute sia in luce trasmessa che in contrasto di fase, tramite il Sistema di Acquisizione per le Immagini della Leica e della Zeiss.
TECNICHE ANALITICHE USATE:
Osservazione microscopica attuata su materiale fresco, utilizzando acqua; Rosso Congo ammoniacale al 6% per porre in risalto le varie strutture.
BIBLIOGRAFIA:
Bernicchia & S. P. Gorjon “Corticiaceae” 2001 Edizioni Candusso pag. 169-170
Index Fungorum: http://www.indexfungorum.names/names.asp
* La nomenclatura vigente, segue le abbreviazioni dei nomi degli autori dei Taxa Fungini Secondo CABI (Bioscience 2003) Nomi correnti delle specie tratti da “Storia della micologia italiana e primo contributo alla nomenclatura corretta dei funghi” – ISPRA – A.M.B. C.s.m. (Centro Studi Micologici) – manuali e linee guida 104/2013