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Scheda Tecnica

Rhizopus stolonifer (Ehrenb.) Vuill., Revue mycol., Toulouse 24: 54 (1902)

NOME VIGENTE:

Rhizopus stolonifer (Ehrenb.) Vuill., Revue mycol., Toulouse 24: 54 (1902)

SINONIMI:

Ascophora agaricina (Wallr.) Rabenh., Deutschl. Krypt.-Fl. (Leipzig) 1: 129 (1844)
Ascophora mucedo Tode, Fung. mecklenb. sel. (Lüneburg) 1: 13 (1790)
Ascophora todeana Corda, Icon. fung. (Prague) 2: 20, tab. 11:79 (1838)
Ascophora vulgaris Gray, Nat. Arr. Brit. Pl. (London) 1: 561 (1821)
Mucor agaricinus (Wallr.) Berl. & De Toni, in Berlese, De Toni & Fischer, Syll. fung. (Abellini) 7(1): 203 (1888)
Mucor artocarpi Berk. & Broome, J. Linn. Soc., Bot. 14(no. 74): 137 (1873) [1875]
Mucor ascophorus Link, in Willdenow, Sp. pl., Edn 4 6(1): 85 (1824)
Mucor mucedo L., Sclerom. Suec. 2: no. 1655 (1763)
Mucor mucedo (Tode) Pers., Syn. meth. fung. (Göttingen) 1: 201 (1801)
Mucor roridus Willd., Bot. Mag., (Roemer & Usteri) 2: 18 (1788)
Mucor simplex Chevall., Fl. gén. env. Paris (Paris) 1: 71 (1826)
Mucor stolonifer Ehrenb., Sylv. mycol. berol. (Berlin): 25 (1818)
Mucor stolonifer var. luxurians J. Schröt., in Cohn, Krypt.-Fl. Schlesien (Breslau) 3.1(9–16): 207 (1886) [1889]
Pilophora agaricina Wallr., Fl. crypt. Germ. (Norimbergae) 2: 333 (1833)
Pilophora rorida Wallr., Fl. crypt. Germ. (Norimbergae) 2: 332 (1833)
Rhizopus artocarpi (Berk. & Broome) Boedijn, Sydowia 12(1-6): 328 (1959) [1958]
Rhizopus artocarpi Racib., Parasit. Alg. Pilze Java’s (Jakarta) 1: 11 (1900)
Rhizopus nigricans Ehrenb., Nova Acta Phys.-Med. Acad. Caes. Leop.-Carol. Nat. Cur. 10: 198 (1821)
tratto da: [Index Fungorum: http://www.indexfungorum.names/names.asp]

ORDINE:

Mucorales

FAMIGLIA:

Rhizopodaceae K. Schum.

GENERE:

Rhizopus

SPECIE:

Stolonifer – Nomenclatura binomiale: Rhizopus stolonifer

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Categoria:

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Descrizione

DESCRIZIONE MORFOBOTANICA

DESCRIZIONE:
Colonie: allo stadio iniziale di colore bianco, poi nel giro di alcune settimane, diventano grigiastre, per assumere, a distanza di circa un mese, delle tonalità nero-brunastre; la loro altezza è superiore a 20 mm. I rizoidi si presentano ben sviluppati; essi sono delle strutture filamentose utilizzate da alcuni organismi sessili (principalmente appartenenti ai regni delle piante e dei funghi), per attuare un ancoraggio sul substrato nel quale vivono [https://it.wikipedia.org/wiki/Rizoide].

Stoloni: allo stadio iniziale sono di colore biancastro, per assumere poi una tonalità marrone. In botanica lo stolone è un ramo laterale che spunta da una gemma ascellare, posta vicino la base (colletto) della pianta, definita appunto stolonifera. Tale ramo si allungherà prolungandosi sul suolo, o appena sotto il terreno, emettendo dai nodi, sia radici che foglie, da cui poi in futuro, si genereranno nuove piantine. Nelle fasi iniziali, lo stolone, consentirà il passaggio, di acqua e di sostanze nutritive, dalla pianta madre al nuovo germoglio. In una fase successiva le piantine diventeranno poi autonome [https://it.wikipedia.org/wiki/Stolone].
La pianta madre produrrà stoloni in più direzioni, e questo fatto consentirà una sua rapida diffusione. Gli stoloni pertanto sono degli efficienti organi di riproduzione vegetativa; le specie stolonifere, possono pertanto colonizzare in modo abbastanza rapido territori aperti, formando di conseguenza una copertura così fitta, che inibirà l’attecchimento di altre specie [https://it.wikipedia.org/wiki/Stolone].

Sporangiofori: si presentano eretti, privi di ramificazioni, alti 1,5-3 (4) mm. Hanno crescita solitaria o in gruppi di 2-7, in genere 3-4. Inizialmente sono biancastri, poi marrone-scuro nerastri a maturità, con pareti lisce o leggermente ruvide [C. Varese 2009].

Sporangi: da globosi a sub-globosi, con un diametro di (50) 150-360 µm, marrone-nerastri a maturità; le cui pareti sono lisce, facilmente disgregabili con il trascorrere del tempo [C. Varese 2009].

Columella: da globosa ad ovoidale, avente un diametro di (40) 70-160 (250) µm, liscia. Dopo la dispersione sporale, la columella si presenta +/- depressa, e tende ad assumere una forma semiglobosa; essa è costituita da fasci di ife sterili a forma di colonnina, che partono dalla base.

Ife: con un diametro di 15,6-30,2 µm

Il Rhizopus stolonifer possiede una struttura eterotallica; essa pertanto ha organi sessuali distinti, portati da individui differenti, e fonde le proprie ife con quelle di un individuo differente [dizionari.repubblica.it › Dizionari › Dizionario Italiano › E]. I funghi eterotallici producono più miceli di opposta polarità sessuale (l’eterotalismo bipolare è costituito da due miceli; quello tetrapolare, è costituito da 4 miceli). Nei funghi omotallici invece, in uno stesso micelio, si producono gametangi di opposta polarità, che possono fondersi insieme [Lazzari G. 1980].

MICROSCOPIA

SPORE:
Sporangiospore: di forma irregolare, globoso-ellittiche, spesso poligonali o ovoidali, angolose, con presenza di molte striature parallele, disposte sulla superficie delle sporangiospore, in particolare lungo l’asse, di colore grigio, aventi misura (4) 7-15 x 6-8 µm [C. Varese 2009].

Clamidospore: sono assenti negli stoloni; a volte sono presenti tra le ife emergenti.

Zigospore: di colore nero-brunastro, aventi un diametro di (75) 150-200 µm. La zigospora è un’oospora composta di due elementi uguali, o assai simili, i quali sono fusi insieme [dizionari.repubblica.it › Dizionari › Dizionario Italiano › Z].

HABITAT:
La temperatura ottimale di crescita è di 25-26 °C (la minima è di 5° C, la massima sopportabile è di 32-33 °C). E’ una specie distribuita in tutto il mondo, ma predilige le zone più calde. Viene rinvenuto su cibo, comunemente non arieggiato.E’ stato isolato dal suolo, grano, vegetali, frutta, noci, patate, ecc. Rinvenuto su Helianthus tuberosus (topinambur), in data 17.04.2016

LUOGO DI RACCOLTA:
Coppito 3 (L’Aquila) altitudine 681 m. s.l.m.

Coordinate: N 42° 22′ 15,7″
ED 13° 19′ 08,9″

STRUMENTAZIONE USATA:
Osservazione microscopica effettuata in luce trasmessa, con il Sistema di Acquisizione delle Immagini (Leica). Foto macro eseguite con macchina fotografica Nikon D 5000; obiettivo Nikon AF-S Micro Nikkor 105 mm. Stereomicroscopio della Zeiss, collegato ad un Sistema di Acquisizione per le Immagini. Macchina fotografica Canon (mod. Powershot G9), montata sullo Steromicroscopio.

TECNICHE ANALITICHE USATE:
Osservazione microscopica attuata su materiale fresco, utilizzando acqua; Rosso Congo ammoniacale al 6%; soluzione di Lugol; Blu cotone in lattofenolo, per porre in risalto le varie strutture.

BIBLIOGRAFIA:
Cristina Varese 2009 “Introduzione ai funghi dell’aria e degli alimenti: corso teorico e pratico e applicazione del Biolog” Dipartimento di Biologia Vegetale dell’Università di Torino – Mycotheca Universitatis Taurinensis- pag. 22
dizionari.repubblica.it › Dizionari › Dizionario Italiano › E
dizionari.repubblica.it › Dizionari › Dizionario Italiano › Z
Giacomo Lazzari 1980 “Glossario Micologico in cinque lingue”- Gruppo Micologico G. Bresadola Trento- 1980
https://it.wikipedia.org/wiki/Stolone
Index Fungorum: http://www.indexfungorum.names/names.asp
https://it.wikipedia.org/wiki/Rizoide

* La nomenclatura vigente, segue le abbreviazioni dei nomi degli autori dei Taxa Fungini Secondo CABI (Bioscience 2003) Nomi correnti delle specie tratti da “Storia della micologia italiana e primo contributo alla nomenclatura corretta dei funghi” – ISPRA – A.M.B. C.s.m. (Centro Studi Micologici) – manuali e linee guida 104/2013

Tassonomia

Ordine

Famiglia

Genere

Specie

Stolonifer

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